La Valmarecchia e la poesia di Tonino Guerra
Avrai sicuramente sentito parlare della Valmarecchia, che attraversata dall’ omonimo fiume si estende nell’entroterra romagnolo, abbracciando la Toscana, le Marche e la Repubblica di San Marino.
E’ una valle incantevole, culla dell’antica civiltà pre-etrusca, ricca di piccoli borghi medievali a testimonianza di un passato che ha visto come protagonisti: gli Etruschi; i Villanoviani; i Galli e successivamente le famiglie nobiliari cinquecentesche dei Montefeltro, Malatesta e della Signoria dei Carpegna.
In uno di questi borghi è nato un poeta, del quale desidero raccontarti la storia.
Tutto ebbe inizio durante la seconda guerra mondiale quando fu deportato in Germania e rinchiuso in un campo d’internamento.
“La farfalla
Contento, proprio contento
sono stato molte volte nella vita
ma più di tutte quando
mi hanno liberato in Germania
che mi sono messo a guardare una farfalla
senza la voglia di mangiarla.”
Fu proprio in quell’occasione sfortunata che Tonino Guerra iniziò a scrivere i primi versi in dialetto romagnolo e ne fece la sua storia.
Noto poeta dall’animo gentile, scrittore e sceneggiatore di fama internazionale, Tonino nacque il 16 marzo 1920 a Santarcangelo di Romagna, dove morì il 21 marzo 2012.
Egli amava trascorrere lunghi periodi estivi nella sua casa a Pennabilli, antica città malatestiana del Montefeltro, dove ancora oggi passeggiando per i suoi viottoli si respira la poesia di quest’artista.
Ogni cosa conduce all’importanza dell’essenziale, alle piccole cose e fa riflettere sul valore del tempo.
In questo borgo magico, abbarbicato su un colle, la Romagna fiorisce d’orgoglio e si dimostra ancora una volta un paese fervido di arte e cultura.
A Pennabilli, cosi come a Santarcangelo ci sono due musei dedicati a questo grande artista.
Ritagliarsi del tempo per visitare questi paesi della Valmarecchia, a pochi chilometri di distanza da Rimini, è l’occasione per trasformare la propria vacanza in un’esperienza unica, completa e ricca di emozioni.
_Labellaeta staff